Giorgi Mamardashvili è pronto per il grande salto

Diversi top club sono sulle tracce del portiere del Valencia

Quando alla voce altezza sulla carta di identità i centimetri segnati sono 197 – almeno sul territorio georgiano – la deduzione sorge spontanea: il ragazzo gioca a basket. Sì, da quelle parti, diverse sono le promesse della pallacanestro approdate poi in NBA (celebre la Dinamo Tbilisi degli anni sessanta capace di diventare Campione d’Europa).

Giorgi Mamardashvili, però – nonostante la stazza – sceglie di seguire le orme di papà Davit (ex giocatore di Serie A georgiana e attualmente preparatore dei portieri).

Niente pallone da basket tra le mani, ma pallone da calcio con tanto di guantoni.

E, dopo Euro 2024, indiscusso ingresso nell’olimpo del calcio georgiano.

Percorso

Posizionarlo tra i migliori estremi difensori al mondo oggi non risulta difficile. Le sue prestazioni sono sotto gli occhi di tutti, con diversi addetti ai lavori che da mesi hanno segnato il suo nome sul proprio taccuino.

Facile accorgersi di un talento del genere direte voi, eppure, l’approdo nell’Europa che conta non è stato immediato.

Prima si fa le ossa nell’Academy della Dynamo Tbilisi, poi, dopo una breve parentesi al Rustavi, brilla nella Locomotive mostrando tutto il suo potenziale anche sui campi di Europa League.

Tutto pronto: a dicembre 2020 il passaggio al Valencia sembra pura formalità.

I los murcielagos, dopo mesi di perplessità, si convincono e in primavera lo tesserano ufficialmente come rinforzo per il Valencia Mestalla (la seconda squadra che milita nella quinta divisione spagnola).

Il destino, però, presto avrebbe allungato la mano a Giorgi.

La svolta

Acquistato per la seconda squadra, il trasferimento del classe 2000 si dimostra un biglietto vincente della lotteria.

Viene inserito in pianta stabile in prima squadra come terzo portiere e, ad un mese dal suo arrivo – complice l’infortunio di Cilessen e Doménech – si ritrova a scendere sul rettangolo di gioco dal primo minuto nella sfida contro il Getafe.

Risultato? Premio di migliore in campo vinto e trionfo di misura per 1-0 dei bianconeri.

Insomma, sin dalla frase embrionale di questa avventura, il disegno delineatosi era – contro ogni pronostico – diventato chiaro: Mamardashvili sarebbe diventato il portiere titolare del club.

Detto, fatto.

Maturità

Due stagioni in Spagna da protagonista e record di presenze consecutive in Liga (59) di José Manuel Ochotorena infranto. Oggi, però, il numero uno (sulla maglietta 25) sembrerebbe pronto per una nuova avventura.

L’incredibile qualificazione a Euro 2024 ottenuta con la sua nazionale – la prima nella sua storia – seguita dall’eroico passaggio del turno ai gironi, sono la consacrazione di un percorso di crescita arrivato all’apice.

Puntualità nelle uscite, sicurezza tra i pali e grande personalità i marchi di fabbrica dell’estremo difensore. Il suo tallone d’Achille? La gestione del pallone con i piedi (sempre più richiesta dai grandi club).

 

Questi i suoi numeri (riportati da Datamb) rapportati a un mostro sacro come Gigio Donnarumma.

 

Transfermarkt lo valuta 45 milioni, per il Mestalla e tutto il popolo georgiano il gigante di Tbilisi non ha prezzo.

Come recita un proverbio in Georgia: “Un uomo vive finché è vivo nel ricordo di quelli che l’hanno conosciuto”. Forse i tre milioni di georgiani francobollati quest’estate al televisore non l’avranno conosciuto personalmente, ma una cosa è certa: nello Stato del Caucaso meridionale, Mama è già eterno.

Pietro Caneva
Mi sono occupato dell'intera stesura di "Domenica alle 15. Il calcio al tempo dei social" di Luca Diddi (ex Match Analyst dell'Hellas Verona e CEO di Calciatoriignoranti)

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